75 secondi di fiato sospeso, 75 secondi di emozione pura. 75 secondi, circa, che contengono una delle tradizioni italiane più antiche e famose del mondo, il Palio di Siena.
La preparazione dell’evento in sé dura mesi ed è composta da un mix di rituali, di tradizioni e da una enorme rivalità tra l’elemento che più i tutti caratterizza il Palio di Siena, le contrade.
Il Palio di Siena e le sue contrade: ecco da dove arrivano
Il Palio di Siena deve buona parte della sua fama e della sua magia alle famose contrade che compongono la città: qual è la loro origine?
Siena è suddivisa in Terzi, così denominati:
- Terzo di Città
- Terzo di Camollia
- Terzo di San Martino
Dai terzi derivano le contrade, la cui storia è secolare e ricca di aneddoti folkloristici unici nel loro genere.
Iniziamo con una curiosità, ogni contrada è rappresentata da un animale caratteristico: l’origine di questa tradizione va ricercata nel “Bando sui Confini” del 1729, ad opera della Governatrice Violante Beatrice di Baviera, che ebbe la funzione di dividere la città di Siena nelle 17 contrade che ancora oggi conosciamo.
Terzo di Città: la parte antica della città
Sono 6 le contrade che compongono l’area più antica della città di Siena:
- La contrada dell’Aquila
- La contrada della Chiocciola
- La contrada dell’Onda
- La contrada della Pantera
- La contrada della Selva
- La contrada della Tartuca
É il Terzo che, nel lontano Trecento, rappresentava la parte più popolosa e ricca della città. Secondo la leggenda qua si stabilirono i figli di Remo (fratello di Romolo, fondatore di Roma), Ascanio e Senio, scappati da Roma a seguito dell’uccisione del padre. E questo è il territorio dove oggi si trovano il Duomo cittadino, il complesso di Santa Maria della Scala e la chiesa di San Niccolò del Carmine.
In questa zona di Siena troviamo anche la Pinacoteca Nazionale, istituita nel 1932: una delle più importante raccolte di pittura che il nostro Paese possa vantare.
Terzo di Camollia: a nord di Siena
L’area settentrionale della città comprende 6 contrade:
- La contrada del Bruco
- La contrada del Drago
- La contrada della Giraffa
- La contrada dell’Istrice
- La contrada della Lupa
- La contrada dell’Oca
Questo Terzo prende il nome dalla Porta Camomilla, il sistema difensivo rivolto verso Firenze, città che, nell’antichità, era l’acerrima nemica di Siena.
Questa zona della città è quella in cui si insediarono gli ordini mendicanti dei Francescani e Domenicani, le cui basiliche sono ancora oggi tra le più grandi e importanti della città.
Infine, da Via Camomilla inizia anche il percorso della via Francigena.
Terzo di San Martino: attorno alla via Francigena
Le contrade che lo compongono sono:
- La contrada della Civetta
- La contrada del Leocorno
- La contrada del Nicchio
- La contrada della Torre
- La contrada di Valdimontone
Il Terzo di San Martino ebbe uno sviluppo molto forte in epoca Medievale, quando venne aperta la via Francigena, importante luogo di passaggio per pellegrini e commercianti tra Roma e la Francia. Il nome del Terzo prende il nome dal santo protettore dei viandanti: San Martino, raffigurato chiaramente anche nello stemma.
La storia del Palio di Siena e le contrade: un binomio imprescindibile
La storia del Palio di Siena è decisamente antica, basti pensare che la prima corsa (di cui abbiamo testimonianza scritta) è fatta risalire addirittura al 1633. La storia delle contrade, tuttavia, è ancora più antica: dobbiamo infatti tornare indietro fino al ‘400.
Far parte di una contrada senese è possibile solo in due modi: per nascita oppure in virtù dell’appartenenza a una famiglia originaria della stessa. Appartenere a una contrada equivale all’essere membro di una famiglia allargata, le cui relazioni e manifestazioni si esprimono al massimo nel periodo del Palio.
“Voi a Siena avete questa cosa preziosa, ed è singolare come nel conflitto delle Contrade vi sia la vostra unione. Tutto il mondo si sfalda e voi siete qui con la vivezza di questi riti e con fedeltà ai secoli. Credo sia l’unico esempio in Italia. C’è una sorta di cordone misterioso fra voi ed i Senesi di tutte le epoche”
Federico Fellini
Statistiche e curiosità delle contrade
Le storie e gli aneddoti relativi a ciascuna contrada sono infinite: tra storie vere e leggende potremmo raccontarne davvero tante. Ne abbiamo selezionati alcuni.
Per esempio, sapete qual è la contrada più vittoriosa? Ebbene, secondo le fonti è la Contrada dell’Oca.
Altra curiosità: sia le alleanze che le rivalità tra contrade sono spesso accese. Uno degli esempi più interessanti e famosi riguarda l’alleanza T.O.N.O, acronimo di Tartuca, Oca, Nicchio e Onda. Questo fu il nome scelto per l’alleanza tra queste quattro contrade che, tra il 1930 e il 1934, vinse 8 Palii sui 10 a disposizione. La coalizione andò in fumo nel 1934, quando l’Oca vinse il Palio nonostante la netta superiorità del cavallo del Nicchio.
Ne nacque un dissidio tra le due contrade, che da allora non hanno più contatti di nessun tipo. Basti pensare che, ancora oggi, gli anziani contradaioli del Nicchio ricordano l’accaduto con il canto “Quella del trentaquattro ci s’è legata al dito Papero sciabordito Papero sciabordito ….. ” creato appositamente in quell’occasione.
Se capitate a Siena nei giorni del Palio (il cui svolgimento, covid permettendo, è fissato per il 2 luglio e il 16 di agosto) immergetevi in questo evento unico e inimitabile per respirare appieno l’atmosfera senese. E perché no, prenotate un posto a Villa Santa Chiara, a due passi da Piazza del Campo: il luogo dove avviene la magia.